Abstract
Nella sua conferenza del 1994 The Body in Pieces, la storica dell’arte americana Linda Nochlin mette in relazione le rappresentazioni di figure umane incomplete con l’idea di modernità, esaminando opere d’arte dal Neoclassicismo e Romanticismo all’Impressionismo, al Surrealismo e oltre. Partendo dall’intuizione di Nochlin, questo articolo esamina la rappresentazione di corpi frammentati nelle opere di tre artisti figurativi contemporanei: Celia Hempton, Wardell Milan e Paul Mpagi Sepuya, incluse nella mostra Fragmented Bodies, tenutasi dal 5 aprile all'8 giugno 2024 presso la Galleria Lorcan O'Neill di Roma. L’articolo approfondisce inoltre il particolare rapporto della città di Roma con i corpi in frammenti, dalle numerose statue romane antiche mutilate al culto cristiano delle reliquie, considerando le interconnessioni psicologiche tra passato, storia e memoria.
Riferimenti bibliografici
BAUDELAIRE C. 2009, Le peintre de la vie moderne, Paris (ed. or. Le peintre de la vie moderne, Paris 1863).
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